Inpgi elezioni 2012

Non sono stati quattro anni semplici per l’Inpgi quelli che si concludono con le elezioni per il nuovo consiglio generale dell’Istituto (il quale, a sua volta, eleggerà il Consiglio di Amministrazione) e per il Comitato amministratore dell’Inpgi 2.

Sono anni contrassegnati, allo stesso tempo, da una gestione equilibrata e sempre largamente attiva e da un aumento delle criticità che derivano dal calo dell’occupazione giornalistica specialmente nelle aziende che fanno capo alla Fieg. Ma sono anche gli anni, specie il 2010 e il 2011, nei quali il gruppo dirigente dell’Istituto, ed il presidente Andrea Camporese in testa, hanno saputo gestire la crisi con una fondamentale riforma del regolamento che ha preceduto la riforma previdenziale del nuovo governo guidato da Mario Monti. Una riforma generale dalla quale i giornalisti, peraltro, sono esclusi.

L’Inpgi difende così con successo la propria autonomia e garantisce alla categoria la solidità finanziaria e la consistenza del patrimonio salvaguardando le pensioni e gli ammortizzatori sociali, e allo stesso tempo rafforzando le misure per la stabilizzazione dei giornalisti precari attraverso gli sgravi contributivi per le imprese.

Di grande rilievo anche il riconoscimento che l’Istituto ha avuto, tramite il suo Presidente, con l’elezione di Andrea Camporese a Presidente dell’associazione delle casse privatizzate Adepp.

2008

Il mandato del Consiglio di Amministrazione parte a febbraio del 2008 con l’elezione del Cg e del Cda che, il 29 maggio, approva il bilancio consuntivo che chiude con un avanzo di 110 milioni di euro.

Il 16 giugno l’Inpgi ricorre al Tar contro i prepensionamenti ingiustificati al gruppo Riffeser, assunto a simbolo di una pratica che è costata nell’anno precedente all’Istituto 10 milioni di euro.

Il 22 settembre, in piena crisi finanziaria conseguente al fallimento negli Usa della Lehman Brothers l’Inpgi sottolinea di non avere alcuna esposizione con la banca. Pochi giorni dopo il Ministero del Lavoro riconosce questa circostanza e loda la gestione mobiliare dell’Istituto.

Il Presidente propone e il Cda approva la norma che prevede ratei ridotti per i muti e i prestoiti ai giornalisti disoccupatio e ai precari. Una norma ancora valida tutt’oggi.

Il 13 novembre il Cda approva il nuovo tetto del cumulo tra pensione e retribuzione per i pensionati sotto i 65 anni.

2009

In base ad una intesa tra governo, Fnsi, Inpgi e Fieg, parallela al rinnovo del contratto, viene modificata la legge 416 sui prepensionamenti. Il costo graverà su un fondo statale di 20 milioni di euro l’anno. Si tratta di una vittoria storica per l’Inpgi: se fossimo rimasti nel vecchio regime l’ondata di prepensionamenti ancora in corso (oltre 750 in due anni) sarebbe costata oltre 300 milioni in dieci anni.

Il 10 di febbraio, sempre in seguito agli accordi contrattuali, i prepensionamenti sono estesi ai periodici attraverso un nuovo emendamento alla 416. Inpgi e Fnsi avviano un ciclo di incontri sul lavoro autonomo e sugli uffici stampa.

Una delibera del Cda applica l’accordo sul welfare sottoscritto con Fnsi e Fieg in sede ministeriale. Aumenta in modo rilevante la copertura previdenziale, per due terzi a carico dei datori di lavoro, dei collaboratori coordinati e continuativi. Vengono introdotte le tutele per maternità, affido, degenza ospedaliera . ecc..

Il Cda dell’Inpgi stanzia un contributo straordinario in favore dei giornalisti colpiti dal terremoto in Abruzzo.

Il 13 maggio viene approvato il bilancio consuntivo 2008 che chiude con 62 milioni di attivo. Triplicati i fondi destinati ai mutui.

Il 10 luglio diventa operativa la delibera del Cda che elimina gli abbattimenti delle pensioni per i prepensionati. Entra in funzione il condono contributivo per le aziende che dovranno pagare integralmente i contributi omessi e vedranno abbattuti sanzioni e interessi.

A ottobre Inpgi e Inps raggiungono un’intesa sul trasferimento diretto dei contributi erroneamente versati all’Inps.

2010

Il 2 febbraio scatta il nuovo limite di età a 60 anni per le pensioni di anzianità con 35 anni di contributi.

Il 18 marzo il Cda e il Comitato amministratore dell’Inpgi 2 approvano le esenzioni cointributive per i redditi sotto i 3000 euro l’anno e la restituzione dei contributi al compimento dei 65 anni.

Il 31 marzo nasce all’Inpgi il fondo contrattuale per la perequazione delle pensioni.

Il 13 maggio viene approvato il bilancio consuntivo per il 2009 che prevede un attivo di 94 milioni di euro.

A giugno Andrea Camporese viene eletto Presidente dell’Adepp.

Tra giugno e luglio partono i progetti di in vestimento immobiliare per la costruzione di complessi edilizi a Roma e Milano.

Il 6 ottobre il Cda estende ai giornalisti in solidarietà l’aumento del 20 per cento dell’integrazione salariale.

Da ottobre scatta l’obbligatorietà per l’iscrizione all’Inpgi di tutti i giornalisti dipendenti della Pubblica Amministrazione.

Inpgi 2: dal 10 novembre i debiti dei giornalisti collaboratori con la gestione separata sono rimborsabili in sessanta rate mensili.

A fine novembre l’Inpgi, la Fnsi e la Fieg raggiungono un accordo per eliminare i lunghi tempi di attesa per l’indennità ex fissa, tempi dilatati negli ultimi mesi a causa della mole di pensionamenti da parte delle aziende. L’intesa viene trasmessa nel 2011 ai ministeri vigilanti che la bloccano con motivazioni pretestuose.

2011

Il 19 maggio è approvato il bilancio consuntivo del 2010 che chiude con un attivo di 67,8 miulioni di euro. Il rendimento mobiliare, nonostante la crisi finanziaria, sale al 9,16 per cento netto. L’elemento negativo riguarda il fatto che la spesa per le pensioni supera di un punto circa l’insieme dei contributi, a causa degli effetti della crisi sull’occupazione giornalistica.

L’intero anno 2011 viene dedicato da Camporese e dal Cda alla discussione e all’approvazione della riforma previdenziale che assicura solidità ai conti dell’Istituto anche nel lungo periodo. L’età pensionabile delle donne sarà aumentata progressivamente a 65 anni nell’arco di dieci anni, tra il 2012 e il 2021, un percorso assai più rallentato di quello previsto dalla riforma generale del governo Monti. Gli sgravi contributivi, solo per le nuove assunzioni a tempo indeterminato, sono del sessanta per cento per tre anni, con una riduzione del 12 per cento del costo del lavoro. L’aliquota contributiva Ivs a carico delle aziende, del 20,28 per cento, sale di un punto dal primo gennaio del 2012. Un altro punto percentuale di aumento decorrerà dal primo gennaio 2014 ed un terzo punto dal primo gennaio 2016.

Il confronto con Fnsi e Fieg, partito già nel 2010 si conclude a metà luglio. Il 15 luglio la manovra è approvata dal Cda dell’Istituto e subito dopo dal Consiglio Generale.

I ministeri vigilanti approvano definitivamente la riforma l’8 novembre.

A metà novembre il governo presieduto da Mario Monti prende il posto di quello di Silvio Berlusconi dimissionario. Al Lavoro viene nominata la professoressa Elsa Fornero con la quale, dopo incomprensioni e una vivace polemica, è in corso un confronto non facile.

Le componenti di maggioranza dell’Inpgi:

Autonomia e Solidarietà

Coordinamento delle Associazioni Regionali per un Sindacato di Servizio (Capss)

Giornalisti Uniti

Quarto Potere

Stampa Democratica

Inpgi: elezioni 2012 – Difesa dell’autonomia in anni difficili, positivo il bilancio della presidenza Camporese
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