Il quesito di L. D. R.:
Premesso che da novembre 2006 a dicembre 2007 ho svolto il ruolo di redattore a tempo determinato per una società editrice che nel settembre 2007 ha smesso di corrispondere le retribuzioni ai dipendenti e di versare i contributi Casagit, sono a chiederle in conseguenza di una messa in mora a me personalmente da parte della Casagit se sono effettivamente tenuta a pagare dette somme dato che dovrebbero consistere in una trattenuta da parte del datore di lavoro sugli emolumenti che per di più non mi ha corrisposto.
La pregherei per una celere risposta data l’urgenza della messa in mora e la ringrazio anticipatamente per la disponiblità che vorrà riservarmi.
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La risposta di Massimo Marciano:
Cara collega,
come prima cosa ti consiglio di scrivere immediatamente alla Casagit spiegando la tua situazione e allegando le ultime buste paga dell’azienda.
Sarebbe opportuno che tu, con l’assistenza dell’Associazione di stampa della tua regione, mettessi in mora a tua volta la società che non ti ha versato quei contributi e non ti ha pagato gli stipendi degli ultimi quattro mesi di lavoro. Infatti, per continuare ad erogarti le sue prestazioni, la Casagit è tenuta a chiederti, per i mesi nei quali non ha ricevuto i contributi, di pagare tu la quota minima, che è pari a circa 99 euro per ogni mese di mancata contribuzione. Ho motivo di ritenere, quindi, che a fronte della tua lettera con le buste paga la Casagit ti chieda appunto di versare il minimale per i quattro mesi non coperti da contribuzione.
Nel momento in cui la definizione del contenzioso con l’editore – che eventualmente vorrai aprire con l’Associazione di stampa, come spiegato prima – arriverà a definizione, potrai chiedere alla Casagit la restituzione della quota minima da te versata per i quattro mesi di “buco”.
Se vuoi, tienimi informato della evoluzione della tua situazione.