Il quesito di P. P.:

Sto per iniziare un’attività editoriale che avrà, oltre la regolare iscrizione al tribunale, anche l’iscrizione alla camera di commercio con apertura di partita Iva; l’iscrizione alla camera di commercio comporta automaticamente l’iscrizione all’inps e il conseguente versamento trimestrale dei contributi.

Se io già verso i contributi all’Inpgi (pubblicista iscritto) devrò versare anche i contributi all’Inps?

Come si può evitare di versare anche i contributi all’Inps fermo restando l’iscrizione alla camera di commercio dell’attività editoriale?

La risposta di Massimo Marciano:

Caro collega,

si tratta di due tipologie di reddito diverse, che quindi comportano due diverse casse previdenziali come riferimento pensionistico. Il reddito derivante dall’attività con partita Iva registrata alla Camera di commercio è reddito d’impresa, e quindi soggetto a contribuzione alla gestione commercianti dell’Inps. Il reddito derivante dalle collaborazioni autonome giornalistiche di un iscritto all’Ordine dei giornalisti, invece, è reddito professionale e pertanto è soggetto a contribuzione alla gestione separata dell’Inpgi.

Ovviamente i due versamenti di contributi, facendo riferimento a diverse tipologie di reddito, sono relativi a lavori di natura diversa fra loro e quindi entrambe le contribuzioni sono dovute. Trattandosi di due lavori diversi, avrai di conseguenza due pensioni di diversa natura: una liquidata dall’Inps, l’altra dall’Inpgi 2.

Se la totalità dei tuoi redditi dovesse derivare dalle collaborazioni prestate in materia giornalistica per una società di cui anche tu dovessi fare parte, ma senza percepire dividendi, ci sarebbe un’unica contribuzione all’Inpgi 2.

Inpgi 2: quesiti – Dove vanno i contributi per l’attività editoriale
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