Il quesito di V. V.:

I rimborsi per spese (di viaggio e albergo) sostenute nell’ambito di una prestazione libero professionale (giornalista professionista), come supporto per l’ufficio stampa, sono soggetti a ritenuta d’acconto e al contributo a Inpgi 2?

L’azienda con cui ho collaborato dice di sì, ma dato che io non ho partita Iva, non ho modo di scaricare queste spese e dovrò anzi pagare le tasse due volte (come ritenuta d’acconto e poi in sede di dichiarazione dei redditi) come se avessi ricevuto un compenso, mentre sono solo un rimborso di spese sostenute per conto dell’azienda.

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La risposta di Massimo Marciano:

Cara collega,

se si tratta di rimborsi spese a pie’ di lista, liquidati a fronte di pezze giustificative, non entrano a far parte del reddito e non sono soggetti al versamento previdenziale. Se i rimborsi vengono liquidati in via forfetaria e inclusi nel compenso, invece, sì.

Purtroppo, come fai notare giustamente tu, se l’azienda ti inserisce i rimborsi spese nel compenso, sei costretta a pagarci tasse e contributi previdenziali. La soluzione potrebbe essere quella di presentare la documentazione delle uscite (fatture, scontrini e quant’altro testimoni le spese) sostenute per conto dell’azienda che, ritirando tali documenti da te, avrebbe a sua volta la possibilità di scaricare dall’imponibile aziendale la cifra complessiva. Sempre che, ovviamente, le pezze giustificative siano emesse intestate all’azienda e non a te.

Inpgi 2: quesiti – Irpef e contributi a carico del giornalista se i rimborsi spese sono inseriti nel compenso
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