Il quesito di S.:

Gentilissimo dott. Marciano,

La ringrazio già in anticipo per la pazienza. Forse la mia domanda gliela avranno già rivolta in molti, ma nonostante mi basi su ciò che Lei ha scritto, alcuni continuano a dirmi che le risposte che ha dato ad altri non si possono applicare al mio caso. Ergo, Le riassumo in breve la mia situazione.

Sono iscritta all’albo dei pubblicisti dal marzo 2007. Da settembre 2009 lavoro con un contratto di collaborazione esterna presso un’importante emittente televisiva. I miei contratti sono trimestrali, poi semestrali, poi tre mesi di pausa e di nuovo si ricomincia con le stesse cadenze temporali. Quando mi sono rivolta al commercialista per aprire la partita Iva, lui mi ha iscritta all’Inps. Sono esente dall’Iva, e su ogni fattura applico la ritenuta d’acconto al 20%. Da due anni verso i contributi all’Inps, non avendo fatto l’iscrizione all’Inpgi 2.

1) Siccome ho l’impressione di versare una quota molto alta in rapporto ai compensi percepiti, vorrei sapere se c’è un modo approssimativo per calcolare la correttezza degli importi versati all’Inps.

2) Se il mio caso prevede l’iscrizione all’Inpgi 2, in che modo posso rimediare? E i soldi che ho versato fino a oggi all’Inps come li posso recuperare?

3) Tra pochi mesi farò l’esame da professionista. Il fatto di non essere iscritta all’Inpgi 2 può crearmi problemi in quanto la mia posizione fiscale può risultare non in regola?

La ringrazio in anticipo per il tempo che vorrà dedicarmi.

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La risposta di Massimo Marciano:

Cara collega,

innanzitutto mi interessebbe sapere in base a quale considerazione ti è stato suggerito che il tuo caso possa essere diverso dalla generalità dei casi che ricadono nella iscrizione all’Inpgi 2: mi servirebbe per capire meglio quali indicazioni tu abbia seguito finora e perché il tuo commercialista, pur essendo tu giornalista ed esercitando la professione per la quale sei stata iscritta all’Albo dei giornalisti-elenco pubblicisti, ti abbia iscritto all’Inps e non all’Inpgi.

La normativa dettata dal Decreto Legislativo 103/96 è, infatti, chiara: tutti i giornalisti (professionisti, pubblicisti o praticanti che siano, non importa) sono obbligati a iscriversi all’Inpgi 2 entro trenta giorni dalla prima restribuzione ottenuta per attività libero-professionale. E’ questo, infatti, il tuo caso. E immagino, oltretutto, che dovendo fatturare il tuo lavoro a una emittente per attività giornalistica, il tuo commercialista ti abbia aperto la partita Iva (al di là del regime dei minimi esente Iva, cosa che non interessa la questione previdenziale) con il codice attività previsto per i giornalisti.

La questione assume maggiore rilivevo in relazione al fatto che stai per diventare professionista: uno status che richiede l’esclusività professionale. E’ quindi ancora più evidente che in quest’ottica il tuo Istituto previdenziale di riferimento debba essere l’Inpgi (che potrebbe a maggior ragione come professionista contestarti la mancata iscrizione) e non altri.

Per la correzione della tua posizione ti consiglio di leggere questo mio precedente articolo.

Per quanto riguarda informazioni sulla contribuzione Inps, compresa la restituzione dei contributi erroneamente versati, dovresti rivolgerti all’ufficio di quell’Istituto di previdenza a te più vicino.

Inpgi 2: quesiti – Apertura della partita Iva e obbligo di iscrizione alla Gestione separata
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